Intervista a Giovanni Simeone – Coordinatore generale Gruppo Puglia s.c.a.r.l.
1
Qual è lo scenario italiano in cui si gioca la sfida della decarbonizzazione e quale il contributo della distribuzione ITS specializzata?
Nel processo di decarbonizzazione, l’efficienza energetica riveste un ruolo primario. Stiamo vivendo una fase molto importante, ci lasciamo alle spalle l’esperienza dello sconto in fattura - legato ai bonus di riqualificazione energetica - che in qualche modo ha contribuito alla sfida della decarbonizzazione attraverso utilizzo di tecnologia e prodotti che hanno elevato l’efficienza energetica nel settore edile ed impiantistico. Siamo in attesa dell’evolversi della rivoluzione green approvata dal Parlamento UE, ed in particolare, in riferimento al contesto italiano, degli strumenti che il nostro governo intenderà adottare e applicare successivamente a tali disposizioni. Attualmente lo scenario risulta essere pieno di incertezze. Condivido quanto dichiarato dal presidente ANGAISA Maurizio Lo Re, che in qualsiasi condizione di scenario la transizione energetica risulta essere una immensa opportunità per la distribuzione ITS. Per questo, credo sia opportuno incrementare la capacità di informazione verso il cliente con attività di consulenza che favoriscano e stimolino un approccio a tecnologie e prodotti con prestazioni energetiche sempre più elevate.
2
Associazioni quali ANGAISA, Proxigas, Assogasliquidi-Federchimica, Ance, Applia Italia, Assotermica, Federcostruzioni chiedono alle Istituzioni nazionali ed europee un approccio inclusivo basato sul principio di neutralità tecnologica. Questo significa che la decarbonizzazione del settore residenziale dovrebbe passare da tecnologie adeguatamente diversificate accessibili a ciascuna fascia della popolazione. Un commento
La decarbonizzazione nel settore residenziale è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio complessive, e per questo, una strategia, dovrebbe puntare su tecnologie accessibili e diversificate (quindi non solo elettrificazione); ma senza un piano di incentivi finanziari o programmi di finanziamento in relazione alle esigenze ed alle condizioni economiche di ciascuna fascia della popolazione sarebbe difficile traghettare il processo della decarbonizzazione al raggiungimento degli obiettivi del regolamento green della UE.
3
Considerando il contesto territoriale in cui operate ritenete che i consumatori siano sufficientemente sensibilizzati in merito a un tema di così ampia portata come quello della decarbonizzazione? Sarebbero propensi ad accettare costi maggiori per la transizione?
Nel nostro contesto territoriale credo che i consumatori non abbiano raggiunto un livello di sensibilizzazione elevato, in relazione al processo di decarbonizzazione nel settore residenziale, contrariamente a quanto avviene, invece, nel settore industriale. Principalmente, il consumatore si approccia alle fonti rinnovabili nelle nuove costruzioni per inevitabile applicazione delle normative del settore. Il blocco delle modalità di erogazione degli incentivi di riqualificazione edilizia e gli investimenti economici elevati richiesti per la transizione hanno, invece, comportato un arresto negli utilizzi delle fonti energetiche alternative negli edifici esistenti. Di fatto non tutti hanno una disponibilità economica tale per accettare costi maggiori per la transizione. Penso che le istituzioni rivestano un ruolo importante nella promozione di campagne mirate di sensibilizzazione, anche se, nel nostro caso, la regione Puglia non ha messo a punto linee guida per stimolare tale processo, e non è stata, altresì, creata ad esempio, una rete di comunicazione che coinvolga le amministrazioni locali che a loro volta dialoghino con la popolazione di riferimento; tuttavia, educare i consumatori alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso pratiche quotidiane può essere altrettanto efficace quanto l'adozione di tecnologie avanzate. Informare le persone su un utilizzo più efficiente dell'energia – ad esempio ad un uso più razionale degli impianti stessi- e sulla riduzione dello spreco può fare la differenza.
4
Considerando l’elettrificazione come un veicolo per decarbonizzare, ritenete la rete elettrica del territorio su cui operate - e i relativi impianti domestici - pronti a supportare un consumo notevolmente superiore di energia elettrica? Sono, invece, necessari interventi infrastrutturali?
Un esempio concreto è avvenuto lo scorso mese di giugno in Italia, e quindi anche nella nostra regione, dove le condizioni ambientali hanno comportato un utilizzo di carichi elevati nella rete elettrica con il conseguente verificarsi di interruzioni della stessa, e con inevitabili disagi, pertanto, è chiaro che si rendano necessari interventi infrastrutturali. L'elettrificazione è un passo importante – anche se non l’unico - verso la decarbonizzazione, ma è essenziale considerare la capacità e la resilienza della rete elettrica esistente e valutare la necessità di interventi infrastrutturali per supportare un consumo notevolmente superiore di energia elettrica.
Fonte: BLU&ROSSO #291